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Pueblos Mágicos


Programma di sviluppo turistico: cosa significa farne parte? Aspetti e criticità.


Nato nel 2001 come strategia per lo sviluppo turistico, volto alla strutturazione di un’offerta turistica diversificata, basata su attributi storici e culturali di località singole, in risposta al fatto che fino a quel momento non esisteva nessuna politica per la promozione dei villaggi o dei piccoli centri urbani, i cui usi e costumi, tradizioni, folklore, architettura e personaggi, fossero attrattivi per il turismo culturale (Torres, 2008), così come per la carenza di programmi di sviluppo locale (Sectur, 2014).


Un Pueblo Mágico è un “pueblo che nel tempo ha conservato, valorizzato e difeso la sua eredità storica, culturale e naturale; e la manifesta in diverse espressioni attraverso il suo patrimonio tangibile ed intangibile. I suoi attributi unici, simbolici, derivano da storie autentiche, fatti trascendentali, quotidianità, rappresentando una grande opportunità per la valorizzazione turistica” (Sectur, 2014).

La sfida è quella di uno sviluppo turistico che attivi l’economia locale, che generi processi di inclusività, ripartizione della ricchezza e che preservi il patrimonio culturale e naturale della località (Figueroa, 2013). Pueblos Mágicos rappresenta una vera alternativa di progresso per il paese, poiché permette l’impulso dell’attività turistica, da cui l’aumento dei visitatori e gli investimenti pubblici. Ciò comporta maggiori possibilità di sviluppo per le località che ne fanno parte. (Mercado & Mercado, 2013).



 

Per essere efficace, il turismo non deve attenersi a programmi e piani senza alcun reale supporto di esecuzione (Magaña-Carrillo, 2009). L'obiettivo principale del programma è promuovere lo sviluppo sostenibile nelle località, tuttavia, le risorse sono investite principalmente nell'immagine della località, con azioni tali come l'introduzione di cablaggio sotterraneo, restauro di edifici emblematici, sostituzione di pavimenti con materiali originali, segnaletica turistica e salvataggio di aree verdi (SECTUR, 2014c).

Il vero sviluppo sostenibile deve considerare la dimensione sociale, economica e ambientale. Inoltre, la nomina di Pueblo Mágico porta con sé una pressione sulla popolazione vincolata al turismo per estrarre il massimo guadagno dal patrimonio culturale (Figueroa 2013), che implica una trasformazione nello stile di vita, nelle attività economiche e sociali, oltre che il moltiplicarsi delle costruzioni con finalità turistiche, optando per nuovi disegni urbani e architettonici che in molti casi allontanano dall'essenza che in origine aveva portato questi luoghi ad essere considerati Pueblos Mágicos (Rodríguez, 2013).


Il programma ha generato impatti negativi nelle località, come l’accelerazione dei cambiamenti sociali e delle attività economiche, non apportando un miglioranto del benessere della comunità e creando problemi dovuti all’incremento demografico. (Rojo & Castañeda, 2013; Hoyos & Hernández, 2008).


L'idea del progresso visto in modo unidimensionale ha effetti travolgenti in popolazioni che per le loro caratteristiche fisiche e sociali difficilmente possono assimilare il flusso dei visitatori (Loredo, 2012).

In questo senso, i Pueblos Mágicos stanno funzionando come elementi di dissuasione culturale: il pueblo e tutte le sue dimensioni sono oggetto di valutazione di mercato, dove la sostanza del luogo ed il suo spirito sono sottratti per esibire solo una corazza.


Un altro dei punti che si possono identificare nell’implementazione del programma è che non si dà priorità alla preservazione del paesaggio del pueblo (prodotto di anni di organizzazione autonoma), ma si pretende ordinarlo, “pulirlo”, e dunque omogeneizzare (Fernández, Valverde, & López, 2013). In questo senso i Pueblos Mágicos rappresentano un processo di trasformazione di immagine urbana, con alterazioni nella struttura tradizionale, con scenari scelti da mettere in mostra ed altri scenari da nascondere al visitatore, con l'obiettivo di sostenere l'economia messicana nei settori meno favoriti, senza una proiezione del danno causato alla comunità a partire da tali montaggi (Rodríguez, 2013).


Gli interventi promossi dal programma hanno implicazioni ed effetti, non solo nella dimensione fisica delle località ma anche nelle soggettività degli attori sociali che le vivono (Guillen, Valenzuela & Jaime, 2012).


Gli interessi dell’amministrazione pubblica sono proporzionali al successo che possono ottenere dalla società, e non all’intenzione di miglioramento della qualità della vita; questa visione genera programmi superficiali volti all’incremento del numero dei visitatori (Prats, 2003). Migliorare l’immagine urbana non è sinonimo di sviluppo!


Per l’implementazione di un Pueblo Mágico, è necessaria una autentica partecipazione sociale, attraverso l’informazione e l’analisi di ciò che implica la denominazione e dunque determinare come questa sarà influenzata positivamente o negativamente dal programma. Si deve presentare una valutazione ambientale, perché nonostante i Pueblos Mágicos siano rivolti agli aspetti culturali, il fatto di ricevere numerosi visitatori ha effetti non ignorabili sull’ambiente, soprattutto se si trovano in aree di importanza per la conservazione, che risultano esposte ad una cattiva gestione e corrono il rischio di perdersi.



Image credits: Maria Succi






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